Ciao, sono Alice Pezzotta, frequento la 5^B della scuola
primaria dell’IC Difesa Grande di Termoli, ed oggi vorrei leggervi una bella
notizia:
Un padre, ingegnere, ha sviluppato un esoscheletro, una tuta
robotica per consentire al figlio disabile di camminare.
Jean Luois Constanza ha iniziato a lavorare all’esoscheletro
robotico nel 2012 su suggerimento di Oscar, suo figlio, ora sedicenne, che usa
una sedia a rotelle dall’età di 5 anni. “Un giorno Oscar mi ha detto: ‘Papà,
sei un ingegnere robotico, perché non crei un robot che mi permetta di
camminare?’ “ e così il padre ha portato avanti il progetto fino a realizzarlo.
Fissato alle spalle, al petto, alla vita, alle ginocchia e ai
piedi, l’esoscheletro consente ad Oscar di attraversare la stanza
autonomamente, senza dover usare la sedia a rotelle. Il giovane soffre di un
problema neurologico genetico, per cui i nervi non inviano segnali sufficienti
alle gambe per riuscire a farlo muovere.
“Alla fine è abbastanza simile: invece di avere le
informazioni che vanno dal cervello alle gambe, vanno dal telecomando alle
gambe” ha spiegato il giovane Oscar prima di inviare il comando alla sua tuta
robotica e iniziare a camminare nel soggiorno.
Fortunatamente ci sono diverse
aziende in tutto il mondo che si stanno focalizzando sempre più sulla
produzione di esoscheletri per le persone con disabilità motoria e lavorano di
anno in anno per renderli più leggeri e facili da utilizzare.
Fonte: Positizie
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